Le nocche di una donna che lava sono rocce
montagne dove l’erba fatica, e tira vento.
Le nocche di una donna che invecchia
sono pane, e seta
se le baci con bocca più sincera.
Odorano del sesso degli angeli, e di cera
di rose appena sorte nella stagione breve.
I gomiti di questa mia donna sono gigli
riflettono la luce del fuoco alle caverne;
e s’aprono all’amore per gli ultimi, in silenzio
lontani dalle aiuole curate, dai giardini
tirati in bella mostra, ma d’anima perduta.
Massimo Botturi
dicembre 7, 2022 at 5:09 PM
Sono onorato per l’ospitalità, grazie infinite
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dicembre 8, 2022 at 1:46 PM
E’ bellissima questa poesia!
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