Le nocche di una donna che lava sono rocce
montagne dove l’erba fatica, e tira vento.
Le nocche di una donna che invecchia
sono pane, e seta
se le baci con bocca più sincera.
Odorano del sesso degli angeli, e di cera
di rose appena sorte nella stagione breve.
I gomiti di questa mia donna sono gigli
riflettono la luce del fuoco alle caverne;
e s’aprono all’amore per gli ultimi, in silenzio
lontani dalle aiuole curate, dai giardini
tirati in bella mostra, ma d’anima perduta.

Massimo Botturi

https://massimobotturi.wordpress.com/