Sempre mi porto questo lungo grido
di terre abbandonate, remote
al di là dei mari che separano
vite, contrade e tempi perduti
sempre mi porto questo lungo canto
le radici sepolte nel silenzio
spalancano zolle dimenticate
se crepuscoli solcano i cieli
e la terra si tinge d’ombra
e meraviglia, scavando nel dolore
da Foglia e radice, peQuod 2024
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