crescere in sé
come erba e alberi l’estate
accettare per tetto un tramare di foglie
e ali di uccelli nell’ultimo spigolare di note
prima della notte
una semina di sogni la chiara lettura del buio
come un libro da percorrere
senza sfogliarlo senza nemmeno toccarlo
bagnarsi nell’inchiostro della pioggia
dissolversi
in uno sguardo soltanto
saltare a piè pari lungo tutta la terra e
trovarsi aria in tutto il cielo senza nemmeno cercarlo

Fernanda Ferraresso, da Il convitato assente

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